L’impatto dell’inflazione di marzo 2023 sui canoni di locazione nelle diverse città italiane.
A marzo, l’inflazione continua ad aumentare e pesa sui bilanci delle famiglie che devono affrontare la revisione annuale del contratto di affitto.
Secondo l’Istat, l’indice FOI del mese di marzo 2023 è aumentato del 7,4% rispetto all’anno precedente, portando ad un incremento medio di 44 euro al mese (e 528 euro all’anno) per i canoni di locazione.
Ma quanto aumenteranno effettivamente gli affitti nelle diverse città italiane?
L’impatto dell’inflazione sui canoni di locazione è uno degli effetti più pesanti e immediati per le famiglie italiane che hanno un contratto di affitto con adeguamento annuale del canone.
Secondo un’analisi di Idealista, il portale leader per lo sviluppo tecnologico in Italia, i rialzi maggiori si registreranno a Milano, dove le famiglie dovranno pagare 81 euro in più al mese rispetto all’anno precedente, mentre gli inquilini romani vedranno un aumento di 54 euro al mese.
Per calcolare l’incremento dei canoni di locazione, Idealista ha preso in considerazione l’Indice dei prezzi al consumo pubblicato dall’Istat. L’aumento dell’inflazione incide direttamente sui contratti di locazione legati all’indice FOI, ovvero quelli che prevedono la formula di durata 4+4.
In particolare, l’analisi si è concentrata sulla media dei canoni di locazione richiesti negli annunci di trilocali in affitto pubblicati su Idealista.
Questo taglio immobiliare è stato scelto perché rappresenta quello più richiesto dalle famiglie, la categoria su cui l’aumento dell’inflazione pesa maggiormente.
In Italia, la media degli affitti mensili per una casa con tre stanze era di 600 euro nel marzo 2022. Pertanto, gli inquilini che hanno l’adeguamento annuale calcolato con l’indice FOI di marzo 2022 dovranno pagare 44 euro in più al mese (il canone mensile italiano medio per i trilocali raggiungerà quindi i 528 euro).
È facile immaginare che la situazione non sia la stessa in tutte le zone d’Italia e possa variare anche considerevolmente a seconda della città presa in considerazione.
Il report di Idealista si è concentrato esclusivamente sui capoluoghi di regione, in quanto la base dati è più consistente rispetto alle province.
Ad esempio, a Torino l’aumento sarà di circa 51 euro al mese, mentre a Napoli si attesterà intorno ai 34 euro al mese.
A Bologna, l’incremento sarà di circa 56 euro al mese, mentre a Firenze di circa 49 euro al mese.
L’aumento dei canoni di locazione, quindi, non è uniforme in tutta Italia, ma varia in base alla città in cui si vive.
Anche all’interno delle città, gli aumenti degli affitti variano notevolmente in base alla zona, alla tipologia di immobile e ad altri fattori come l’età e lo stato di manutenzione dell’edificio.
Tuttavia, idealista è riuscita a individuare alcune tendenze significative.
A Milano, città con il rialzo maggiore, gli inquilini di un trilocale pagheranno mediamente 1.049 euro al mese, rispetto ai 968 euro del 2022.
A Roma, invece, la cifra media passerà da 858 a 912 euro.
A Torino, il canone di locazione di un trilocale subirà un incremento di 46 euro al mese, portandolo a 755 euro, mentre a Napoli l’aumento sarà di 34 euro, con un canone mensile di 631 euro.
A Firenze, gli inquilini di un trilocale dovranno fare i conti con un aumento di 62 euro, portando il canone a 847 euro al mese.
A Bologna, invece, il rincaro sarà di 61 euro, con un canone di 812 euro.
Anche in altre città come Genova, Padova, Palermo, Cagliari e Catania si registreranno aumenti significativi.
In generale, i maggiori aumenti si registreranno nelle grandi città del Nord Italia, mentre al Sud gli incrementi saranno meno consistenti.
Tuttavia, questi dati non devono far dimenticare che ci sono molti fattori che influenzano gli affitti, come la disponibilità di immobili sul mercato, la domanda degli inquilini e la concorrenza tra i proprietari.
Per gli inquilini che devono affrontare un aumento del canone d’affitto, è importante ricordare che in alcuni casi è possibile fare ricorso alla riduzione dell’importo del canone.
Ad esempio, se l’immobile è in cattive condizioni di manutenzione, è possibile richiedere un abbattimento del canone.
In ogni caso, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista del settore immobiliare o a un avvocato specializzato in materia di locazione per valutare le opzioni a disposizione.
In conclusione, l’aumento dell’inflazione di marzo 2023 avrà un impatto significativo sui rinnovi degli affitti in Italia, soprattutto nelle grandi città del Nord.
Gli inquilini dovranno fare i conti con un aumento medio di 44 euro al mese per i canoni di locazione, ma questa cifra può variare considerevolmente in base alla città e alla zona.
È importante conoscere i propri diritti e rivolgersi a un professionista per valutare le opzioni a disposizione in caso di necessità.
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